Progettata dall’Architetto Comunale Dott. Uberti, l’opera è stata realizzata grazie al congruo contributo della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone Val d’Esino e Riviera; il Comune di Pagnona ha provveduto in seguito alla fornitura dell’arredamento.

Il rifugio si adagia in una conca naturale, posta a quota 1700 sul versante sud del monte Legnone in una parte di territorio, fino alla sua realizzazione, carente di strutture al servizio degli amanti della montagna. Il panorama è mozzafiato. A Nord si si innalza la vetta Legnone (2610 mt) e verso nord-ovest ed est l’intera serie di suggestive creste della sua catena. Verso Ovest la visuale si apre verso le imponenti cime delle Alpi Valtellinesi e Svizzere e nei giorni di cielo terso si scorge la catena del Monte Rosa e la sommità del Cervino. guardando in basso poi, un ripido pendio e il vuoto ci separano dalla Valvarrone da una piccola fetta del Lago di Como e dai paesi che si affacciano sulle sue sponde, a Est, Sud- Est infine la visuale è splendida sul Pizzo dei Tre Signori (2554 mt) e sulla Grigna Settentrionale (2410 mt).

La fauna (stambecchi, camosci, caprioli, marmotte, etc….) e la flora del territorio circostante sono altrettanto suggestive. Alcuni generi di vegetali tipici dell’ ambiente alpino sono reperibili solo qui, almeno per quanto riguarda la Provincia di Lecco.

Realizzato utilizzando i materiali da costruzione tipici del territorio con muratura in sassi a vista, piotte per il tetto e legname per gli infissi l’edificio è perfettamente in armonia con l’ambiente circonvicino. Aggraziata ed ospitale, la costruzione si estende su due piani per complessivi 90 mq. A pian terreno vi sono l’ingresso, l’ampia cucina, la sala da pranzo, con caminetto, ha una capienza di 35 coperti, infine sono presenti tre locali ripostiglio. Il primo piano dispone di tre servizi igienici, di un bivacco d’emergenza con annesso servizio igienico, di uma camera per il gestore ed una spaziosa camerata per gli ospiti fornita di 16 posti letto.

Il Rifugio è raggiungibile percorrendo a piedi uno dei molteplici itinerari di differente difficoltà che sino al Griera Vecchia da Pagnona e da Premana (dove si giunge tranquillamente in auto seguendo la SP 67) oppure dal vicino Monte Legnoncino e dai Roccoli Lorla( mt 1468 ) di Tremenico dove si arriva altrettanto agevolmente con l’automobile, e seguendo la DOL (Dorsale Orobica Lecchese) altamente scenografica ed impegnativa che nella sua parte bassa transita nei pressi del rifugio. In alternativa chi dispone di un fuoristrada può percorrere, previo permesso rilasciato dal Comune di Pagnona, la strada sterrata che si dirama dalla SP 67 tra i comuni di Tremenico e Pagnona nei pressi dell’Alpe Gallino.

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

 

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