Tra le numerose frazioni di Perledo il nucleo più significativo è quello di Vezio, con il borgo stretto intorno alla chiesa di Sant’Antonio Abate e sovrastato dal castello ben visibile anche dal lago e incombente su Varenna.
La chiesa è di origine medioevale, ma venne rifondata nel 1570, ripresa in età barocca e nuovamente decorata all’inizio del secolo scorso. L’interno, di forme dimesse, presenta alcuni motivi di interesse. Sulla parete destra è un affresco che, per quanto assai rovinato, presenta la data 1458 e le figure dei Santi Giovanni Battista, Pietro e Antonio Abate, di ancora accentuato calligrafismo gotico. L’altare maggiore, settecentesco, con Angeli e colonne tortili, racchiude un trittico cinquecentesco: nella lunetta Dio Padre fra i Santi Sebastiano e Bassiano, nei tre scomparti centrali la Madonna del latte, Sant’Antonio Abate e San Martino, nella predella Cristo e gli Apostoli; mancano l’Angelo annunciante e la Vergine annunciata, citati nella visita pastorale del Ninguarda. È palese la derivazione dello scomparto centrale dalla Madonna del cuscino dipinta in Francia fra il 1507 e il 1511 da Andrea Solario, ed è stata posta in rilievo l’importanza per antichità (primi del Cinquecento) di questa copia, per la quale sono stati rilevati modi non lontani da quelli del Stefano da Pianello. Sulla parete destra è appesa una tela con Elia confortato dall’Angelo, interessante esempio tardo seicentesco di produzione locale. Il tesoro conserva un calice cinquecentesco e una notevole serie di oreficeria barocca.
testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it
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