Entrando in paese spicca sulla destra il Santuario della Beata Vergine di Loreto, fondato nel 1630 come voto contro la peste. La chiesa venne eretta sullo Zucco, probabilmente punto di sosta sulla strada che dalla Val Casargo scendeva a Bellano, dove già sorgeva una cappellina votiva e dove erano stati seppelliti i morti di una precedente pestilenza. La chiesa ebbe diverse ristrutturazioni, di cui una lapide sul portale, datata 1772, documenta quella più recente. L’altare maggiore in marmi policromi, di stile tardo settecentesco, ospita la statua della Vergine. Sulla parete destra del presbiterio è una tela con l’Immacolata Concezione, su quella di sinistra un dipinto raffigurante un Santo Vescovo legato alla committenza di Giovan Ambrogio Vitali, sacerdote originario di Vendrogno che, secondo quanto riportato ai piedi di una Sacra Famiglia sulla parete sinistra della navata, istituì la messa nel santuario nel 1668 e fu curato di Gazzano, tra Milano e Pavia. Nelle due cappelle laterali sono tele settecentesche, di cui una vicina alla maniera del Petrini, raffiguranti la Sacra Famiglia; un piccolo dipinto nella cappella di sinistra rappresenta San Girolamo. La decorazione delle volte con episodi legati al culto della Vergine è novecentesca, mentre la Via Crucis a stampa, con titolazioni trilingue, risulta edita a Parigi nel XIX secolo.
testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it
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