L’oratorio di Codesino, il borgo poco più a valle rispetto al centro storico di Casargo, è dedicato a San Giacomo. La povertà della sua struttura venne registrata già da San Carlo nel 1566 e nel 1582; ne seguì la ristrutturazione nel primo Seicento. Nel presbiterio sono conservate una tela con la Vergine tra Santi e il committente, siglato I. L., e, sulla parete sinistra, un Sant’Antonio da Padova, che risulta firmato da Luigi Reali nel 1658; altre piccole tele sono settecentesche. Nel restauro del 1937 vennero eseguiti alcuni affreschi devozionali.
La parrocchia di Casargo si costituì in parrocchia autonoma solo nel 1655, quando il cardinale Alfonso Litta la staccò da Margno. Veramente già il cardinale Federico Borromeo nel 1614 aveva accolto una domanda della popolazione che voleva una parrocchia autonoma, ma molte difficoltà, non ultima quella economica, ne ritardarono l’erezione canonica. Nel 1655 la frazione di Codesino rimase con Margno e ne fu smembrata e unita con Casargo da decreto 3 Termidoro anno IX (22 luglio 1801) del Ministro degli Interni della Repubblica Cisalpina, confermato con decreto arcivescovile 26 settembre 1801.
testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it
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