In questa località, a meridione dell’abitato superiore, si rinvenne una necropoli con molte tombe. Il primo ritrovamento segnalato è del 1858; la tomba era circondata da lastroni di pietra; vi si rinvennero una fibula di bronzo a doppio vermiglione, una cuspide di lancia, una cesoia di ferro e altro andato perduto.

Nel 1882 una seconda tomba diede una lama di ferro con codolo, una cuspide di lancia a cartoccio, due seghe di ferro, cocci di vasi.

Dopo molti rinvenimenti non segnalati, il Bertolone diede notizia nel 1937 di tre ritrovamenti in Esino superiore avvenuti negli anni immediatamente precedenti. In una prima tomba si era trovata una cuspide di lancia; in una seconda, in altra località, pure una cuspide di lancia in una terza fibule, braccialetti e una armilla. Del rimanente corredo nulla si seppe perché disperso.

Ancora il Bertolone segnalò un interessante ritrovamento avvenuto a Busso, presso un gruppo di baite sulla strada Esino-Agueglio-Valsassina, a nord ovest del paese, a un quarto d’ora di cammino. In una tomba di incinerati si rinvennero tre vasi e numerosi oggetti di bronzo, fibule, pendagli, braccialetti, anelli, tipici dei più antichi periodi di La Tène, I e II.

Nel 1954 il Bertolone diede notizia della scoperta di tre tombe a meridione dell’antico abitato di Esino superiore; vi si rinvennero due cesoie, un coltello, una lama con codolo, uno stilo, fibule, due cuspidi di lancia, due lunghe spade, un umbone di scudo, due olpi a trottola, due ciotole e un’olpe usata. Il Bertolone classificò il materiale del II e III periodo La Tène.

Interessante osservare che altre tombe di incinerati con corredo tombale pressoché mancante vennero scoperte nei dintorni. L’impressione è che in posizione centrale venissero sepolti i capi e, più in basso, a semicerchio, i gregari.

Per concludere su Esino, chi scrive ricorda come gli fu riferito da anziani del luogo che nella seconda metà dell’Ottocento anche in Ortanella, nel piccolo insediamento, poco discosto dalla strada della Riviera, erano state trovate tombe di incinerati con suppellettili. La notizia venne anche riportata nel 1928 dal parroco di Esino.

(testo di Pietro Pensa, da La presenza militare dei galli e dei romani nel territorio orientale del Lario a guardia delle strade e delle miniere del ferro, 1976)

testo di PIETRO PENSA, da La presenza militare dei galli e dei romani nel territorio orientale del Lario a guardia delle strade e delle miniere del ferro, 1976
pubblicato a cura di ANGELO SALA sul sito www.valsassinacultura.it

 

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