Come si prepara:
Si comincia in primavera con la raccolta delle uova (che avviene anche in autunno): le sacche ovariche dei lavarelli vengono svuotate una a una (sono molto più piccole rispetto a quelle delle specie di mare e quindi non consentono di ottenere la cosiddetta bottarga insaccata); quindi si aggiunge sale, un pizzico di zucchero e qualche spezia. Si passa, infine, all’essicazione e alla pressatura. Il risultato è la classica tavoletta confezionata sotto vuoto (mentre la bottarga autunnale viene, abitualmente, conservata in vasetti di vetro).
La ricetta per gli spaghetti:
Mentre la pasta cuoce in abbondante acqua leggermente salata, si taglia un cipollotto e uno scalogno a fette sottilissime e lo si fa rosolare in olio extravergine di oliva.
Si aggiunge quindi un cucchiaio di bottarga.
Infine si scolano gli spaghetti facendoli saltare in padella con il preparato: si servono dopo averli cosparsi con dell’altra bottarga.
testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it
Questo testo contribuisce al progetto Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia ed è distribuito dalla Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino Riviera con Licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale