Tanto i Disciplini quanto i Confratelli di San Rocco affondano le radici quantomeno nella prima età moderna, costituendo pertanto un interessante motivo di continuità nella vita del laicato premanese rispetto al tardo medioevo. Sempre al tempo di San Carlo risultano istituite nella parrocchiale la Confraternita del Santissimo Sacramento e la Confraternita del Santo Rosario. Benchè non si siano conservati in archivio parrocchiale i documenti della visita Borromeo (per i quali bisogna ricorrere alla documentazione conservata in Archivio storico diocesano di Milano), l’archivio parrocchiale conserva memoria della pietas dei premanesi, che già alla fine del XV secolo avevano istituito nella parrocchiale due cappellanie: San Bernardino, eretta da Cristoforo Rattini con testamento del 1485, di cui rimane tarda copia, e Santa Maria, già esistente nel 1566, ed unita a San Bernardino negli anni 1590 – 1596. Sempre al tempo di Carlo Borromeo, nel 1574, la popolazione conta 652 anime.
Nel corso del Seicento sono degni di nota: la fondazione della Confraternita di San Carlo (1619), soppressa nel 1787; alla metà del secolo la deposizione nell’oratorio di San Rocco (detto anche dei Santi Sebastiano e Rocco) dei poveri resti dei premanesi che erano stati colpiti dal contagio del terribile morbo del 1630; l’ erezione formale della Confraternita dei Disciplini ad opera del vescovo Alfonso Litta (1658); la fondazione di un Monte di Pietà ad opera del parroco di Pasturo Lorenzo Ticozzi; infine, di grande impatto sulla religiosotà locale, la donazione del corpo di Sant’Ilario alla Parrocchiale da parte del senatore veneziano Nicolò Venier (1678).
La visita Pozzobonelli del 1746 conferma l’esistenza dei tre oratori e delle confraternite di San Carlo, del Santo Rosario, dei Disciplini, dei Santi Sebastiano e Rocco. A proposito di quest’ultima il visitatore annota che “non esiste alcuna pratica associativa (“exercitium”), poichè la maggior parte dei confratelli sono tra quelli che da molto tempo vivono a Venezia”. Da un punto di vista anagrafico, la visita informa che 792 persone abitano a Premana.
Da una relazione del parroco Giuseppe Rattini del 1789 allegata alla visita pastorale Filippo Visconti apprendiamo che le confraternite di San Carlo e di San Rocco sono state soppresse dall’intervento giuseppino, mentre la popolazione mostra una sostanziale stabilità (787 anime in tutto), ed è attiva in parrocchia la Confraternita della Dottrina cristiana “per le femine” . Alla fine del secolo XVIII i premanesi in Venezia iniziano la ricostruzione dell’Oratorio di San Rocco, erigendolo, dotandolo, decorandolo nel corso del XIX secolo nelle forme ancor oggi visibili.
La prima visita pastorale del Cardinal Ferrari (1896) informa sulla recente ricostruzione dei due Oratori dell’Immacolata Concezione e di Sant’Antonio Abate, mentre la popolazione ammonta a 1153 anime.
testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it
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