La «Descritione della Valsassina» di Paride Cattaneo della Torre ci fornisce notizie collocabili nella seconda metà del Cinquecento: «Dietro la via che viene da Taceno, si ritrova una villetta della Presallo et poi la villa di Agnese (Inesio) lontana da Taceno due miglia et quà hanno un oratorio di Santa Margherita… Passando da questa valle per un bel prato, pocho lontano si ritrova la bella chiesa di Santo Lorenzo Martire Parochiale di tutta Mugiascha, ben fabricata, ben ornata di pitture, paramenti, palle de altari, bel campanile, bone campane, con altre cose a quella opportune et necessarie, sotto la qual chiesa a man sinistra si ritrova per un mezzo miglio una bella villetta detta Comasira. Di quà partendo si ritorna alla sopradetta chiesa di santo Lorenzo et si passa a una altra villetta a mano destra la qual Mosnico si chiama. Poco lontan da questa si ritrova Mornico, et ascendendo alquanto si ritorva un altra villa detta Sanico, nella qual terra habitava M. Polo delli Arrigoni o de Zucchi, detto il Polino. Questo homo mancò solo un mese fa, haveva compito il centesimo ottavo anno della sua età et havendo io veduto di costui una cosa mirabile, la ho voluta quà descrivere, et questo era che haveva rimesso li denti come tenero fanciullo sol fare di questa sua grave decrepita età et di più m’hano certificato detti habitatori che pochi anni sono che in questa terra ne morì un’altro di età di cento et dieci anni, che parimenti haveva rimesso li denti, pareria a me cosa certamente incredibile se non l’havessi veduta. Di quà poi alquanto discendendo a Bruga et a Vendrogno, qual fin al mezzo, intrando dal oriente, Bruga si chiama et in questa parte, si ritorva una bella chiesa novamente fabricata et a S. Antonio consagrata, l’altra parte dal occidente si chiama Vendrogno. Da Indovero si va a Noseno lontano da Vendrogno due miglia et dalla detta d’Indovero quatro, sempre si cammina sotto il monte detto di Muggio. Sopra il detto monte vi sono fabricate due chiesuole una di Santo Uldrico da loro goffi Gualdrico detto et lo santificano il giorno della Santa Ascensione del nostro Signore, l’altra dedicata a Santo Grate confessore. Un’altra chiesa è poi fabricata nella detta terra di Noseno a santo Gregorio papa consagrata».

 

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

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