Il vetusto agglomerato urbano di Varenna è tagliato radicalmente dalle caratteristiche «scalotte» che scendono ripide alla riva del lago, intersecando un reticolo di violetti o talvolta risvoltando in minuscoli slarghi silenti. Le «scalotte» sono viuzze a gradini racchiuse fra le vecchie case del borgo, nelle quali il sole si insinua a fatica. Ma qui non arriva nemmeno il rumore del traffico veicolare. Non mancano begli esempi di case signorili. La «riva grande» è uno degli angoli più caratteristici di Varenna, con il suo porticciolo tranquillo e le strutture architettoniche affacciate sulla darsena. Le case s’ammucchiano sopra l’acqua dalle iridescenze trasparenti. Un percorso pedonale fra gli scogli e i muraglioni dei parchi conclusi offre la possibilità di una piacevole passeggiata fino all’imbarcadero.

Edilizia povera e dimore prestigiose convivono dunque a Varenna dove uno dei complessi architettonici più interessanti è quello di Villa dei Cipressi composto, riferisce Enzo Venini, da edifici di vari periodi dal Cinquecento all’Ottocvento, con principale radice neoclassica. Appartenne ai Serponti, in anni recenti è stato acquisito a pubbliche destinazioni.

 
testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

 

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