A Milano sul finire dell’‘800 e nei primi anni del ‘900 le associazioni alpinistiche ed escursionistiche sembrano nascere come i funghi d’autunno.
La prima associazione a nascere è il CAI. Nel 1873 viene fondata la sezione milanese e tra i nomi dei soci fondatori si ritrova il fior fiore dei professori del neonato Politecnico insieme a molti dirigenti di imprese pubbliche e private e a nobili appartenenti alle più note casate milanesi.
Nel 1884 è la volta della “Gamba Bona”creata da una trentina di operai ed impiegati. Sette anni dopo, da quello che restava dei “Gamba Bona” e dal riunirsi di altre piccole associazioni, nasce la Società Escursionisti Milanesi, meglio conosciuta come SEM, segnata dal motto “Col popolo, per il popolo.” Per capire i numeri che caratterizzeranno la SEM basti pensare che alla marcia invernale della SEM del 1926 (una delle ventidue marce organizzate dalla società milanese) vi saranno ben 2723 iscritti.
Ma non basta ancora e nel 1905 nella vicina Monza gli studenti universitari danno vita alla SUCAI, la sezione universitaria del CAI. Un paio d’anni dopo viene fondato il GLASG, Gruppo Lombardo Alpinisti Senza Guida (che i benpensanti avevano sopranominato Gruppo Lombardo Alpinisti Senza Giudizio), i cui soci di lì a poco sarebbero entrati a far parte del CAAI, il gruppo degli Accademici del Club Alpino.
Nel 1920, sulla vetta del Resegone, nasce la FALC: sigla che sta per “Ferant Alpes Letitiam Cordibus”, di ispirazione cristiana, voluta da Monsignor Achille Ratti, arcivescovo di Milano e futuro papa Pio XI.
Poco lontano dal Resegone, sulla vetta del Monte Tesoro, anche gli operai avevano fondato, nel 1911, la loro associazione: l’U.O.E.I. (Unione Operaia Escursionisti Italiani), caratterizzata dal motto: “per il monte, contro l’alcool” che rendeva felici anche gli imprenditori, garantendo loro manodopera presente e sobria il lunedì mattina quando si riaprivano le officine.

Tratto dal libro
ALPINISMO PIONIERISTICO TRA LECCO E LA VALSASSINA
di P. Buzzoni, G. Camozzini, R. Meles – ed. Bellavite
www.fotostoriche.valsassina.it
www.valsassinacultura.it

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