«La Valsassina aveva un governo proprio. Il podestà o pretore, nominato dal governatore di Milano, vi durava in carica due anni, potendo però essere confermato per un altro biennio. Anticamente sedeva a Primaluna, di poi ad Introbbio nel palazzo detto pur oggi il Pretorio». Così nelle «Vicende della Brianza» di Ignazio Cantù. E dal «Larius» di Anton Gioseffo della Torre di Rezzonico apprendiamo che il villaggio di Introbio, «inter Saxinates nobilior», «ferreis celebratur fucinis». Raccontando poi del passaggio delle truppe del Rohan, nel 1636, Anton Gioseffo dice che allora a Introbio questi apprezzatissimi forni per la fabbricazione delle palle d’artiglieria furono rovinati dal suddetto capitano «admiranda celeritate». La Guida del Fermo Magni annota che «nel mezzo del paese sorge ancora ben solida l’antichissima torre, che pare si debba far risalire all’undicesimo o al dodicesimo secolo; intorno a questa si stringeva nei momenti di pericolo la difesa del paese… Si ricorda l’assalto di seimila Grigioni, calati dalla Val della Troggia, sostenuto e respinto eroicamente dagli Introbiesi nel 1531. Nella travatura del tetto sonvi ancora i proiettili che i Grigioni vi lanciarono».

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

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