La tenda dell’anima è il segno distintivo che gli alpini hanno lasciato sul Pian delle Betulle. Per raccontare la vicenda e il suo significato ricorriamo a una cronaca del momento dell’attuazione, scritta da Dino Brivio per un quotidiano nazionale del 31 luglio 1959 e ripresa nel numero unico celebrativo del cinquantenario della sezione lecchese dell’Associazione Nazionale Alpini.

Gli alpini del battaglione Morbegno hanno tenuto fede al voto che avevano fatto nel febbraio del 1941 in Albania, di costruire una chiesetta votiva a ricordo dei compagni caduti e come segno di riconoscenza alla Madonna da parte di quelli che sarebbero ritornati alle loro case. Una graziosissima chiesetta montana è stata infatti costruita al Pian delle Betulle, una stazione alpina posta sulle pendici del monte Cimone, a un’altezza di 1500 metri, nel territorio del comune di Margno in Valsassina.

Le “penne nere” del Morbegno avevano iniziato in quel lontano 1941 a versare le loro offerte in “lek”; si raggiunse allora la somma di ben centomila lire che fu depositata in una banca di Lecco. I pochi superstiti del Battaglione dopo la campagna di Russia si ricordarono della promessa, ma l’idea incominciò a prendere forma concreta solo nel 1956, quando la sezione di Lecco dell’Associazione Nazionale Alpini prese decisamente l’iniziativa, promuovendo sottoscrizione tra gli alpini del ricostituito “Morbegno” e tra gli enti alpinistici. Nel frattempo, con l’impianto di un’ardita funivia, si era iniziato il fortunato sviluppo turistico della zona del Pian delle Betulle. In pochi anni nella meravigliosa conca, tra i pascoli e i boschi, sono sorti alberghi e ville e sono stati installati impianti per gli sport invernali. L’afflusso di villeggianti e di escursionisti si è andato facendo sempre più intenso al Pian delle Betulle per cui l’Arcivescovo di Milano S.E. Mons. Montini, salito lassù nel 1957, segnalò la necessità che in loco fosse costruita una chiesetta per i servizi religiosi domenicali, indicandone egli stesso la posizione. Fu così che, raccogliendo il desiderio dell’Arcivescovo, la sezione di Lecco dell’ANA decise che la cappella votiva del “Morbegno” sarebbe stata realizzata al Pian delle Betulle. All’iniziativa si affiancò la Turistica Alta Valsassina (Talva), la Società, cioè, presieduta dal bellanese Giuseppe Denti, che ha impiantato la funivia; il Comune di Margno donò il terreno, e l’alpino lecchese architetto Mario Cereghini predispose il progetto. La chiesetta degli alpini è ora una realtà, e l’Arcivescovo di Milano Cardinale Montini, che aveva seguito con il maggiore interesse tutto lo sviluppo dell’iniziativa, è tornato a consacrarne l’altare.

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

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