Itinerario facile con qualche tratto poco impegnativo, di interesse storico, percorre una parte dell’antica strada d’epoca romana detta Strada della Riviera; questa, proveniente da Lecco, costeggiava il lago per piegare verso l’interno passando per San Pietro di Ortanella e discendere a Vezio e a Varenna. Il castello di Vezio, anch’esso di epoca romana, costruito per proteggere questa strada, divenne centro molto importante sotto i Bizantini e i Longobardi, ospitò nel XII secolo i profughi di Varenna e dell’Isola Comacina, in guerra contro i comaschi. Una leggenda narra poi che in questo castello la regina Teodolinda abbia trascorso i suoi ultimi giorni. Altri ruderi di fortificazioni, volute da Filippo Maria Visconti e da Francesco Sforza quando il ducato di Milano perse la Valsassina nella guerra contro Venezia, sono osservabili nel tratto che da Vezio porta alla croce del Fopp, dove si domina il lago con ampio panorana. Vicino all’alpe del Fopp vi sono modesti resti di un’antica torre romana. Nell’ultima parte l’itinerario tocca nuclei rurali di interesse storico-architettonico. Il percorso, in salita per prati e boschi, è percorribile in tre ore, superando un dislivello di 624 metri.

A Varenna (217 metri) si sale attraverso l’abitato di Olivedo seguendo le indicazioni per il castello di Vezio fino alle case di Vezio (335 m, ore 0,20). Dopo essere saliti alla triangolare piazzetta Belvedere e quindi, a destra, al sagrato della chiesa, si costeggia il cimitero fino al castello (383 m): panorama sul lago. Tornati alla piazzetta Belvedere si prende via del Castellano, quindi poco dopo la cappella dedicata a San Carlo e a San Rocco si imbocca la strada che sale dalla carrozzabile per Esino, percorrendola fino ad un parcheggio, quindi a destra per una carrozzabile e dopo due svolte si continua per una mulattiera a sinistra che procede nel bosco (ore 0,15-0,35). Lasciata a sinistra una deviazione, si continua a destra sotto la cresta del monte Fopp. Più avanti, con un sentiero che si dirama a destra, ci si alza su terreno roccioso fino alla cresta dove è stata eretta la croce del Fopp (640 m, ore 0,20-1). Si procede lungo la dorsale, per giungere a un bivio (ore 0,20-1,20). Si piega a sinistra imboccando una stretta mulattiera giungendo sotto la verticale parete rocciosa del Sass del Poo. Si lascia la mulattiera (continuando per la quale è possibile raggiungere Esino in circa ore 1,15) tenendo la destra fino ad una baita, quindi a sinistra per una carrareccia si giunge all’alpe del Fopp (776 m, ore 0,25-1,45). Seguitando sulla carrareccia si lascia una deviazione a destra diretta alla vetta del monte Fopp per giungere alle case di Guillo (943 m) e quindi a Ortanella (962 m, ore 0,15-2). Dalle case di Ortanella si imbocca la mulattiera alberata che scendendo tra i campi incontra caratteristici edifici rurali e arriva a Selva (888 m), gruppo di casolari. Si continua nel bosco fino ad un altro gruppo di antichi edifici. Sono quelli di Ontragno (831 m) dove troviamo un’antica ghiacciaia (nevera). Superato un torrente e lasciata a sinistra, all’altezza delle cascine di Roncaiolo (ore 0,35-2,35) la mulattiera che prosegue verso il fondo della valle Vigna, si sale tra prati e castagni fino ad un bivio: si trascura la mulattiera a destra per imboccare un largo sentiero. Dopo aver passato una segheria sulla destra, si attraversa la strada per giungere alla cappella di San Grato (ore 0,25-2,50) e, sulla carrozzabile, a sinistra, si giunge a Esino Lario (834 m, ore 0,10-3).

 

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

Questo testo contribuisce al progetto Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia ed è distribuito dalla Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino Riviera con Licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale