Itinerario facile ma piuttosto ripido, d’interesse panoramico e geomorfologico segue la via che, nei secoli scorsi, era utilizzata per rifornire di carbone di legna le fucine della valle. È percorribile in due ore superando un dislivello di 785 metri.

Da Prato San Pietro (506 metri, frazione di Cortenova) si sale a destra della nuova chiesa per via Mascheri, quindi sempre diritto tralasciando una strada che scende a destra e, passata la Fucina dei Carlini (del 1740), dalla quale proviene l’antico maglio idraulico esposto al Museo della scienza e della tecnica di Milano, si evita la carrareccia che sale lungo la valle dei Molini e piegando a destra si giunge alla stazione a valle dell’acquedotto di Esino. Si imbocca quindi la mulattiera che sale ripida nel bosco fino alla base di un roccione che si supera a sinistra per guadagnare la sella dello Zucco della Colla. Tenendo sempre a sinistra ad alcune biforcazioni, si perviene alla casa Visnasca (783 m, ore 0,45) dalla quale, trascurando un sentiero a destra, si prosegue in salita nel bosco lungo la Costa della Scaletta fino al poggio del Falò (ore 0,30-1,30), punto panoramico sulla Valsassina. Ancora nel bosco e su prati, quindi verso sinistra su mulattiera, continua in piano con bella panoramica sul Pizzo e sulla Grigna settentrionale. Si evita una carrareccia che si stacca a destra per giungere al passo di Cainallo (1291 m, ore 0,25-1,55) dal quale scendendo per prati si giunge al rifugio Cainallo (1240 m, ore 0,05-2).

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

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