Con questo itinerario si risale la boscosa val Marcia per portarsi poi dalla val d’Ombrega a quella di Dolcigo e giungere alla bocchetta d’Olino. In questo primo tratto interesse particolare rappresenta il Sasso Dirotto: enorme blocco roccioso ricoperto di pini, staccatosi, con una profonda spaccatura, dal fianco del monte e dominante, come antico maniero, la valle. Dalla bocchetta d’Olino al Pian delle Betulle il percorso è molto panoramico; la vista si allarga sulla Valsassina, le Grigne, le Alpi occidentali e sulla Val Varrone, Premana, il Legnone, il Pizzo Alto e il Pizzo dei Tre Signori. Infine si scende a Paglio attraversando bei lariceti ricchi di sottobosco. Sia nel tratto in salita che in quello in discesa si toccano diversi alpeggi, alcuni attivi anche nella produzione di lattiini, altri abitati da villeggianti nei fine settimana e nel periodo estivo, altri abbandonati. L’itinerario si percorre in quattro ore e mezza superando 873 metri in salita e 466 in discesa. Non presenta difficoltà.

Da Premana (951) si segue l’itinerario per il Pizzo d’Alben (si veda la relativa scheda) fino alle stalle d’Alben (1151 m, ore 1,25), poi lo si lascia a sinistra e si prosegue tra i pascoli e a mezzacosta nel bosco. Si tocca il fondo delle valli del Piancone e del Foppone, guadandone i corsi d’acqua, e si giunge all’alpe Sasso Dirotto (1428 m, ore 0,40-2,05). Si sale per sfasciumi sulle tracce a sinistra che si tengono più alte e, dopo un tratto in piano a destra, tra i larici, si arriva alla crepa rocciosa da cui si stacca il Sasso Dirotto (1526 m, ore 0,15-2,20) da dove si ha un bel panorama sulla valle d’Ombrega e la valle Dolcigo. Risalita la dorsale si raggiunge la mulattiera che piega a destra e procede sopra l’incassata valle d’Ombrega, attraversando numerosi valloncelli e i relativi corsi d’acqua, fino ad arrivare all’alpe Ombrega (1579 m, ore 0,30-2,50) da cui si ha una bella vista sul Legnone. Lasciando la mulattiera che prosegue per la bocchetta d’Ombrega e Introbio si piega a destra sul sentiero proveniente dal rifugio Santa Rita. Lo si segue a destra e si giunge alla bocchetta d’Olino (1639 m, ore 0,30-3,20). Poco sotto lo stretto intaglio roccioso si lascia a sinistra il sentiero per Primaluna e si prosegue a saliscendi, su tracce non sempre evidenti, tenendosi in quota e superando numerosi valloncelli e corsi d’acqua fin ad arrivare alla sella del Canton Grande (o del Lares Brusaa, 1707 m, ore 0,30-3,50). Si scende sul versante opposto lasciando a destra il sentiero per il Cimone di Margno che segue lo spartiacque, si passa per l’alpe Ortighese (1512 m) e si arriva al Pian delle Betulle. Attraversato il pianoro ci si avvicina alla casera Pian delle Betulle (1485 m, ore 0,20-4,10) dove si prende la carrozzabile che giunge a Paglio (1358 m, ore 0,20-4,30).

Variante da Piazzo – Da Piazzo (913 m, frazione di Casargo) sulla strada provinciale per la Valsassina si imbocca la carreggiabile per Faedo che si snoda tra i pascoli e giunge alle alpi Faedo (ore 0,35). Superanti anche i casolari delle Fontane (1030 m) si entra in val Marcia, si oltrepassa un canale e da alcune schiarite nel bosco si scorge a sud est il Sasso Dirotto che domina la valle. Si scende in fondovalle e, terminata la strada (ore 0,25-1) si guada il torrente all’incirca nel punto di affluenza con quello della val d’Ombrega, si attraversa anche questo e si continua oltre per piegare poi a sinistra e salire a svolte lungo la ripida dorsale. La mulattiera si biforca (ore 0,40-1,40) per ricongiungersi più avanti e portarsi nell’impluvio del Foppone, poi prosegue in salita pervenendo all’alpe Sasso Dirotto (1428 m, ore 0,15.1,55).

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

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