Itinerario abbastanza facile, interessante per i panorami ed i bei paesaggi, si sviluppa in salita per sentieri, prati e boschi, quindi su tracce e per cresta dalla bocchetta di Calivazzo al monte Pelagia. Percorribile in due ore, supera un dislivello di 712 metri.
Da Esino Lario (834 metri) in piazza Carlo Gulfi per la carrozzabile in direzione di Ortanella (via Bigallo). Si continua dopo il ponte, toccando la cappelletta di San Grato e le case di Bigallo fino alla strada acciottolata che sale a sinistra tra i prati per raggiungere le cascine Piazzo, quindi un castagneto e, dopo le cascine Mascè (952 m, ore 0,30), nei boschi della valle Ontragno. Passato un masso con croce in ferro (Croce della Scarpellina, anno 1912), si continua nella zona detta Caravin di Bus, un tempo ricca di fossili, per giungere ad un bivio (ore 0,30-1). Lasciata a destra la carrareccia per l’alpe di Esino, si sale per la strada a sinistra, che tocca il fondo della valle e risale verso un abbeveratoio in cemento, quindi per prati arriva all’alpe di Lierna (1253 m, ore 0,15-1,15). Dall’alpe di Lierna si prosegue sul sentiero che si alza a mezzacosta, a sinistra, nei pascoli in direzione di un bosco fra larici e rododendri prima e faggi e roveri poi, fino alla bocchetta di Calivazzo (1420 m, ore 0,30-1,45) dalla quale si gode un ampio panorama sulle Grigne, il Sasso Cavallo, la val d’Era e il lago di Lecco. Dalla bocchetta, trascurando gli itinerari per Mandello e Esino, si sale a destra per tracce lungo l’erbosa cresta fino alla sommità del monte Pelagia (1546 m, ore 0,15-2). Panorama eccezionale sulle Grigne, il lago con i due rami di Lecco e di Como e, sullo sfondo, le Alpi occidentali e centrali.
testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it
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