Itinerario molto facile d’interesse panoramico, naturalistico e geomorfologico per i depositi morenici osservabili nel tratto che dal passo di Cainallo porta alla bocchetta di Moncodeno, nonché per la grande volta rocciosa della Porta di Prada situata in una zona dove l’abbondanza di pozzi e cavità evidenziano uno sviluppato sistema carsico. Alla bocchetta di Prada, avamposto partigiano durante la guerra di liberazione, sorge un ricovero-cappella dedicato ai Caduti che su queste montagne caddero combattendo. L’itinerario è percorribile in poco più di due ore, superando un dislivello di 475 metri.

Dal rifugio Cainallo (1240 m) si arriva al piazzale parcheggio posto sotto la bocchetta di Moncodeno (ore 0,30). Imboccata la mulattiera si giunge a un bivio: si segue la diramazione di sinistra per guadagnare la selletta detta Vò di Moncodeno (1466 m, ore 0,05-0,35; panorama sulla Grigna settentrionale); superatala, la mulattiera prosegue a mezza costa lungo la testata della selvaggia valle dei Mulini con bel panorama sulla sottostante Valsassina e, di fronte, sul circo di Moncodeno, sotto la vetta della Grigna settentrionale. Lasciata la mulattiera che prosegue per il rifugio Bogani, con una ripida salita, a destra, si giunge alla bocchetta di Prada (1626 m, ore 0,25-1). Da qui, a destra, sale un sentiero al monte Pilastro toccando alcuni spuntoni di roccia chiamati Sass di Lumach per la notevole presenza di fossili (merita una deviazione, ore 0,10). Trascurando poi le tracce per la valle di Prada, si prosegue, sotto cresta, sulla mulattiera che sale a sinistra al ricovero 89ª Brigata Garibaldi «Fratelli Poletti» (1634 m, ore 0,15-1,20), quindi in discesa e, dopo due ghiaioni, si lascia il sentiero che sale a sinistra alla bocchetta di Piancaformia. Si discendono e si risalgono le ripide sponde di un vallone e dopo un boschetto di faggi si arriva ad una selletta. Da qui si piega a sinistra e si continua in salita per immettersi in un valloncello dove si notano, in alto, due piccoli archi naturali nella roccia chiamati gli occhiali. Proseguendo, si lascia la diramazione a destra per Mandello, in vista dell’ormai vicino rifugio Bietti (1715 m, ore 0,50-2,10) posto su un costone erboso al centro dell’anfiteatro del Releccio, sul versante occidentale della Grigna settentrionale. Panorama sul lago di Lecco. Il rifugio è anche base di interessanti ascensioni e traversate alpinistiche.

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

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