Per la valle della Troggia, scrive l’Arrigoni nelle Notizie storiche della Valsassina, «si andava direttamente, e in poche ore, nella Rezia», tanto che vi passarono anche alcuni eserciti. Ciò giustificherebbe l’ipotesi che a Introbio, a custodire l’imboccatura di questa Via gentium, esistesse una stazione militare fin dai tempi romani.
Sarà il caso di ricordare che in questo borgo ebbe sede il «Palazzo della Comunità» (così lo chiamava, nel ‘500, Paride Cattaneo della Torre), nel quale risiedeva il Podestà di Valsassina e si radunavano «li homini della predetta valle a far loro concilii, a far et creare li suoi sindici, et canepari, li quali habbiano a tenir conto della Repubblica, a scuoder le tanse, taglie, imposte, sale, censi, mensuali, cavalarie, focolari, perticati, angarie, ordinarj, straordinarj, et altri simili manegi» (la nomenclatura fiscale, come si vede, non era meno varia di quella di oggi).

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

 

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