Cortenova è uno dei migliori paesi della valle sia per l’aspetto delle case, sia per le contrade e per le piazze pulite e spaziose. Quanto scritto da Fermo Magni nella sua Guida illustrata della Valsassina (1996) è valido ancora oggi, riferendosi quantomeno al vecchio nucleo del paese che sorger elevato sul letto della Pioverna. Già Alberto Fumagalli nella sua ricognizione tra le architetture tradizionali della Valsassina, pubblicata nel 1982, confermava le parole scritte oltre mezzo secolo prima dal Magni.

Collocato in prossimità dell’antico ponte sulla via di Bellano e strettamente addensato attorno a un piccolo isolato centrale di probabile origine castellana questo borgo, di limitata estensione, presenta ancora intatta la sua notevole e antica struttura. L’aspetto esterno delle case rustiche invece ha subito ovunque evidenti trasformazioni in seguito alla modifica della loro destinazione da casa contadina ad abitazione operaia e civile. L’attività tradizionale svolta in questo centro e nelle sue frazioni era per metà agricola e per metà artigianale; legata quest’ultima alla produzione del ferro.

Dieci anni dopo la ricognizione del Fumagalli, non c’è più alcun riferimento ad attività tradizionali nelle pagine di Lario Orientale (1993) dove a proposito del vecchio nucleo situato presso la Pioverna, Giovanna Virgilio scrive: «Il paese presenta un tracciato viario intricato su cui si affacciano case imponenti con sottopassi ed archi che introducono alle corti interne. Intorno agli quaranta-cinquanta del nostro secolo il pittore Pierino Motta dipinse sui muri di alcuni edifici privati immagini votive, che si incontrano, per esempio, sulla via principale che conduce nell’abitato, dove compare una Madonna col Bambino sopra un portale datato 1880, e sulla strada che risale verso la parrocchiale, dove si vede una Pietà».

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

 

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