Tra Mera e Adda, laddove corrono verso l’immissione nel Lario, si stende il Pian di Spagna, detto una volta Piano di Colico, prima che gli Spagnoli avessero la necessità di montare la guardia in quel luogo di confine al loro «possedimento» milanese.
La riserva naturale Pian di Spagna – Lago di Mezzola occupa complessivamente una superficie di 1586 ettari e presenta aree di grande naturalità, tipiche degli ambiente palustri, soprattutto lungo le sponde dei laghi e del tratto del fiume Mera che mette in comunicazione il Lario con il Lago di Mezzola e lungo i canali che la attraversano. La pianta predominante è la cannuccia di palude, frusciante barriera di un fresco verde in primavera e di un malinconico e suggestivo giallo in autunno e inverno, a volte accompagnata dalla tifa maggiore, ma non mancano leggiadre ninfee e nannuferi. La sponda meridionale del Lago di Mezzola è caratterizzata dalla presenza di cariceti costituiti da densi cespi di carici, piante dalle foglie strette e dure. Nell’ampia distesa centrale, testimonianza della lotta dell’uomo per «addomesticare» l’ambiente con lo scopo di renderlo ordinato e familiare, sono presenti terreni coltivati, boschetti di ontano, salice, pioppo, prati ricchi di trifoglio adibiti a pascolo bovino. La zona è ricca di pesci (lucci, persici, trote, bottatrici, tinche, agoni, anguille), anfibi (rane e rospi) e rettili (bisce dal collare e ramarri). Tra i mammiferi sono comuni lepri, volpi e pipistrelli ai quali si è aggiunta una piccola popolazione di cervi. Ma le varietà più interessanti si annoverano nell’avifauna, sia nidificante che, soprattutto, migratoria, protagonista principale della vita della riserva. Dall’attività del centro di inanellamento e dell’Osservatorio ornitologico valtellinese emerge tutta la ricchezza della vita naturale. Solo per quanto riguarda l’avifauna, tra uccelli migratori (che qui sostano percorrendo le rotte tra il nord Europa e il Mediterraneo) e stanziali ne sono stati osservati oltre duecento specie.
testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it
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