Nella chiesa di San Giacomo Apostolo a Pasturo – più conosciuta come Madonna della Cintura – a una sola navata e con due altari laterali, attrattiva di eccezionale rilievo è la decorazione a stucco di Giovanni Domenico Aliprandi (artista oriundo della Val Taleggio, che lavorò a lungo anche a Venezia) risalente al 1670-1673 e ripristinata con il restauro operato dal cremonese Luigi Garoli dal 1978 al 1980. Nella parete di fondo che riprende, dopo l’interruzione delle volte bianche della navata, il tripudio decorativo della volta dell’altare maggiore, emerge dal cartiglio la data d’inizio (MDCLXXX). Sulla volta dell’altare maggiore, incorniciati fra cordonature di ricchi fregi, si ammirano cinque affreschi, di autore ignoto, con l’Assunzione della Madonna in Cielo, al centro, e attorno la Natività e l’Adorazione dei Magi (questa datata 1681), la fuga della Sacra Famiglia in Egitto e l’esaltazione della Vergine coronata Regina dei Santi. Notevole, nell’altare di sinistra, una pala seicentesca dipinta da Aloysius Realis, che si dichiara «fiorentino», raffigurante l’Immacolata con i Santi Anna, Carlo, Antonio da Padova e Agnese. Sempre del Realis, sulla parete destra, è una Madonna col Bambino e i Santi Andrea e Pietro Martire.

Della seconda metà del Seicento è la tela raffigurante la Madonna della Cintura con i Santi Monica, Agostino e Ambrogio sulla parete sinistra.

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

 

Questo testo contribuisce al progetto Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia ed è distribuito della Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino Riviera con Licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale