La chiesa di Avano, frazione di Tremenico, è dedicata all’Assunta e deve considerarsi di più vetusta fondazione, come rileva ancora lo Zastrow. Del villaggio il Magni (nel 1926), dopo aver notato che sui suoi muri sta scritto Avano, mentre è usato il nome Aveno, dice che «è un piccolo mucchio di case vecchie e lerce, appollaiate su una ruga del monte che sale quasi perpendicolare dietro e scende a precipizio davanti. Una stradicciuola in mezzo al paese conduce a una piazzetta dove sorge una casa di aspetto più civile, la casa di Re».

Ben diverso il tono in quanto scritto da Andrea Spiriti in Lario Orientale (Nodo libri, 1993).

La frazione Aveno presenta un articolato complesso di emergenze. Anzitutto vi è, lungo la strada di collegamento, una cappella settecentesca che ricorda la completa estinzione del borgo durante la peste del 1575-1577; nel nucleo abitato vi sono numerose case con lacerti di affreschi. L’edificio più importante è però la chiesa dell’Assunta, citata dal 1455, ma ricostruita nel 1644 e abbellita nel Settecento. La semplice struttura si segnala in particolare per gli stucchi che ornano, sopra il portale, l’effigie della patrona (1773) e quelli coevi dell’altar maggiore, che cingono una pala (Assunta e Angeli) datata 1731 e rispondente alla declinazione locale del gusto dei Ligari. L’edificio è ancora di grande interesse per la grazia tardo barocca degli stucchi, non cosnueti, almeno secondo questa tipologia, nella zona.

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

 

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