Gli insediamenti umani, a partire dal neolitico quando viene introdott l’agricoltura, seguono un asse che non varierà più, nei secoli, fino alla seconda metà del Novecento. Il territorio viene organizzato per valli, tra loro comunicanti con un sistema di valichi che sarà sempre fonte di trasmissione di saperi, sviluppando un sistema economico che è riconoscibile come civiltà alpina.

Tra il sesto e il secondo secolo prima di Cristo l’espansione a sud delle popolazioni dell’Europa continentale conduce i Galli al centro della regione. La loro sviluppata agricoltura introduce l’allevamento e la preparazione della carne.

Infine giunge la mano di Roma che consolida un robusto sistema minerario-agricolo-militare. L’intrecciarsi di Longobardi, Bizantini e Franchi porta all’affermarsi del comune rurale, autonomo per volontà di uomini liberi. Pietra su pietra hanno costruito, altri hanno abbattuto, altri ancora hanno riedificato e poi smantellato.

Tanta storia rivive in queste pietre, dai primi abitatori naturali dei luoghi, agli invasori che poi vi hanno posto radici.

L’avvento delle signorie, la riforma e la controriforma, l’affermarsi degli stati europei, l’assolutismo, la rivoluzione e la restaurazione culminano con il processo di industrializzazione e la «belle epoque» delle terme e degli alberghi. Infine la Grande Guerra 1915-1918, con la realizzazione del sistema di fortificazioni, strade e mulattiere della «Linea Cadorna».

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

 

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