Disposto su un terrazzo che sporge dalla montagna, il centro storico di Pagnona ha una struttura molto semplice, inusuale rispetto agli centri abitati della Val Varrone, e presenta interessanti edifici tra Cinquecento e Ottocento, una torre di origine medioevale e numerose cappelle ed edicole sacre tra le quali quella di San Michele, del Salavar, della piazza, di via Torre e via Piazzale.

Le case si addensano principalmente attorno ad un tracciato viario pressoché rettilineo, unico nel suo genere in tutta la zona. Da questa via si dipartono poi con innesti a baionetta (aperti su un solo lato e non continui al di là della via stessa) alcune diramazioni, che raggiungono le quote più alte e più basse delle viuzze parallele a quella centrale. Nel nucleo abitato sono avvenute operazioni di ristrutturazione in molte case antiche e pur nella rapida trasformazione il quadro è ancora godibile.

Le costruzioni hanno forme molto varie: talvolta presentano forme rotonde o rastremate. I muri sono costruiti da pietre scure disposte in modo irregolare, ma sono ben realizzati e contenuti da ordinati e forti spigoli, dove spesso si intercalano a sfalso grossi blocchi di pietra.

Sul pendio montano fanno la loro comparsa gruppi di edifici rurali in numero limitato e accostate su un lato le une alle altre. Sui pendii erbosi si vengono così a creare molti e piccoli addensamenti di questo tipo, caratterizzati dalla discesa a gradino dei tetti che si abbassano, di rustico in rustico, con il diminuire della quota. L’effetto di insieme, molto ritmato e gradevole alla vista, si allea con la natura più aperta e soliva del pendio montano, accentuando così l’addolcimento naturale dell’ambiente, dopo la cupa visione delle strettoie sottostanti.

Un particolare interessante riguarda l’aspetto esterno delle murature: a Sueglio, Vestreno e Introzzo, prevale il muro a secco su quello anche solo parzialmente intonacato; a Tremenico e Aveno le parti intonacate occupano maggior spazio e quasi bilanciano la vista delle pietre; a Pagnona invece inizia a prevalere l’intonaco che lascia in vista solo le sporgenze delle pietre più grosse. Questa particolarità conferisce alle costruzioni un senso di densità più accentuato e un forte risalto sulle superfici degli elementi strutturali esterni, quali le architravi sopra le porte, le gronde, le aperture di finestre e porte, e il ritmato intercalare delle pietre d’angolo.

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

 

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