Lo stato delle anime del 1755 nella parrocchia di Cremeno riporta che, all’epoca, nella frazione Balisio viveva una sola persona. Pochi anni più tardi, a partire dall’anno 1760, nella località venne costruito un oratorio privato dedicato a Sant’Anna e, lungo la strada che mette in comunicazione la Valsassina con Lecco, venne edificata un’edicola, conservatasi tutt’oggi, così come la chiesetta.

Delle vicende di detto oratorio intitolata alla madre della Vergine è stato scritto da Eugenio Cazzani in Maggio, un paese e una chiesa delle Valsassina e da Carlo Alberto Crippa in La parrocchia matrice di San Giorgio in Cremeno.

Qui ricordiamo che sia il parroco di Cremeno, don Giovanni Battista Airoldi, sia il prevosto di Primaluna, don Giovanni Gerolamo Buzzoni, osteggiarono l’iniziativa di edificare e quindi di benedire tale tempietto, facendo presente all’arcivescovo Pozzobonelli la sconvenienza del luogo in cui esso sarebbe sorto, in quanto la presenza di un’osteria rendeva la località poco raccomandabile. Tuttavia, grazie alle trattative portate avanti dal sacerdote Bernardo Ruffinoni di Barzio, parroco della chiesa milanese di Sant’Andrea alla Pusterla Nuova, dalle autorità ecclesiastiche fu concessa l’autorizzazione. Prima della benedizione della chiesetta fu però imposto di murare sia la porta che dall’atrio della sacrestia comunicava con l’osteria, sia l’altro ingresso che dallo stesso atrio portava in cantina.

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

 

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