Chi scrive sa dal proprio nonno che vari ritrovamenti romani avvennero verso la fine dell’Ottocento. Conferma l’asserzione una nota di Antonio Balbiani che nel 1871 segnalava «sepolcri di mattoni testé rinvenuti, entro cui erano ossa umane, qualche lucerna perpetua, vasi lacrimatori, due pentole di pietra, cesoie, lance e simili cose attribuibili alle romane età».

Ancora oggi, l’estremità del parapetto di una scaletta esterna, nel vicolo vecchio più meridionale del paese interno, attesta una indiscussa romanità. È da osservarsi, poi, la topografia dell’abitato storico che rivela il disegno di un accampamento romano.

testo di PIETRO PENSA, da La presenza militare dei galli e dei romani nel territorio orientale del Lario a guardia delle strade e delle miniere del ferro, 1976
pubblicato a cura di ANGELO SALA sul sito www.valsassinacultura.it

 

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