La gente d’Introbio sale in processione a Biandino il 5 d’agosto di ogni anno per rinnovare il ringraziamento alla Madonna della Neve nella chiesetta che le è dedicata, perché per sua intercessione il paese scampò al colera che nel 1836 infierì in Lombardia (altri borghi della Valsassina, riferisce l’Arrigoni, «ne furono talmente affetti fino a perdere un terzo degli abitanti»).

La festa agostana aveva però origini più lontane della processione; già la ricordava fra Bernardo Tartari nella Cronichetta del Convento de’ Cappuccini di Lecco scritta nel 1718: «Era solito, e si è praticato anche ultimam.te, alli 5 d’Agosto d’andare su li Monti di Biandino, e la sera avanti d’andava ad’Introbio, sotto la qual Cura sono detti Monti, per partire per tempo con que R. Sig. Curato, che vi va anch’egli a cantar Messa, ove à quest’effetto vi è un picciol Oratorio dedicato alla Madona della Neve, e vi và sempre col Cercatore un P.re Predicatore à far’un poco di discorso della Madonna, ivi si pranza, e si fa la cerca, e ordinariam.te veniva, e vi viene una buona Cerca di Butirro, Stracchini singolari, e buoni Mascherponi».

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

 

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