Nella primavera 1866 il tema delle comunicazioni del nuovo regno d’Italia era assai dibattuto, visto il ritardo di ampie parti del nuovo territorio nazionale rispetto alla rete stradale e alle “nuove” ferrovie. Risale a quel periodo un interessante documento conservato nell’archivio comunale di Sueglio: datato “Laglio, 20 marzo 1866” e firmato da un conte Charles de Semelle, propone una sottoscrizione generale per la costituzione di una società per azioni finalizzata a due obiettivi di grande ambizione: la costruzione di una “Strada ferrata americana a trazione cavalli” fra Colico e Coira attraverso lo Spluga e l’attivazione di un servizio di “battelli a vapore rimorchiatori” che unissero Como e lecco e la stessa Colico, che si sarebbe trovata ad essere snodo di importanti traffici fra la Lombardia e il Centro Europa.
Il conte snocciola le ragioni che avrebbero dovuto portare gli abitanti della zona a investire i loro risparmi nella nuova impresa, in primo luogo la posizione naturale strategica e poi l’avvio prossimo del traforo del Gottardo che avrebbe potuto tagliar fuori il lago dai principali traffici commerciali.
Non è dato di sapere come fu accolta la proposta di sottoscrizione delle azioni da 20 lire l’una (per le quali, però, si chiedeva in un primo momento il versamento di una sola lira), ma il tutto finì in nulla dato che quattro anni più tardi, a Sondrio, fu creato un comitato promotore per la costruzione di una ferrovia attraverso lo Spluga. Anche in quel caso però nulla fu concretizzato.
Un’ultima curiosità: in quello stesso 1866, una società anonima propose la costruzione di una strada ferrata (a cavalli o a vapore) fra Carrara e la zona delle cave del famoso marmo. In quel caso, però, l’opera venne avviata e completata nel 1890. Sarebbe interessante sapere se anche in quel caso dietro l’operazione ci fosse un certo conte de Semelle.

Materiale reperito negli Archivi Storici della Valle
a cura di Fabio Luini – archimedia scrl
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