In Valsassina si ha il progressivo concentrarsi di possessi minerari e metallurgici nelle mani di poche famiglie.
Tale fenomeno si compie entro la fine del ‘500 e non solo causò lotte sanguinose, ma determinò l’espulsione dall’agone minerario/metallurgico di alcune famiglie, ad esempio i Grattarola di Margno. Le famiglie vincitrici nel corso del tempo tenderanno ad inurbarsi e ad acquisire distinzione (ad esempio i Denti di Bellano, i Mornico o i Fondra), mentre altre tenteranno di espandere i loro beni metallurgici anche fuori dal Ducato, come i Fondra che possedevano una fucina a Campoleone nel Lazio. L’anzidetta concentrazione dei beni nelle mani di poche famiglie avvenne anche a danno dei patrimoni delle comunità (boschi e pascoli) come ben esemplifica la lite che si svolse nel 1555 tra Cipriano Denti e i premanesi, oramai del tutto estromessi dai loro possessi minerari/metallurgici.
Le famiglie che avranno successo saranno, e non solo nella valle, quelle che sapranno sviluppare un’economia differenziata nella quale quelle minerarie/metallurgiche saranno solo una delle fonti d’introiti. Ciò è evidente nei casi in cui i pagamenti delle maestranze vengono effettuati in generi vari anziché in contante.

Nel 1771 Ambrogio Artusi e Ubaldo Baruffaldi scavano a Cugnolo presso Barcone e a Caravino vicino a Cortabbio, ma con scarsi risultati. Scoppia poi una lite tra il prete Carl’ Antonio Mornico da una parte e Ubaldo Baruffaldi e Alessandro Sacchi dall’altra (agente a nome dell’Artusi) per la miniera del Crotto nella Grigna che gli ultimi due consideravano compresa nella loro concessione di Caravino, inoltre il prete Mornico si dichiarava scopritore di giacimenti in Val Mala (Primaluna) e a Olino. Fortunatamente questa lite venne composta pacificamente pochi anni dopo. L’arruffata matassa delle liti minerarie/metallurgiche era resa ancora più complessa dal fatto che spesso gli attori non erano i veri concessionari, ma da quelle che venivano definite “sottomesse persone”, ovvero degli agenti o dei presta nome dei vari concessionari o aspiranti tali.
 

Tratto dal libro
MEMORIE DAL SOTTOSUOLO – Per una storia mineraria della Valsassina
di M. Tizzoni, P. Invernizzi, M. Lambrugo – ed. Bellavite
www.fotostoriche.valsassina.it
www.valsassinacultura.it

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