Poco s’è salvato dell’originale nucleo contadino, se si eccettuano i puri tracciati stradali, talvolta alterati anch’essi per ottenere allineamenti atti a permettere il transito di veicoli, e le volumetrie essenziali degli edifici. Questo fatto, apparentemente singolare e che si ripete in tutti i vecchi nuclei molto addensati, è dovuto ai regolamenti edilizi approvati negli ultimi decenni: questi impongono l’erezione di nuovi fabbricati in sostituzione dei vecchi a notevole distanza dalle costruzioni prospicienti, ove venisse demolito totalmente l’edificio antico: col risultato di non poter ricostruire più nulla in luogo. La ristrutturazione di una casa all’interno di un paese può così venire compiuta mantenendo sempre intatto il muro prospiciente alla via, o sostituendone piccoli pezzi, un po’ per volta. Così l’antico volume è costretto a mantenersi secondo il disegno originale, mentre la parte interna dell’edificio viene completamente svuotata e snaturata. Giunto tra gli ultimi paesi a darsi una nuova veste edilizia più consona agli usi civili odierni e più igienica, in tal modo anche Indovero ha visto di recente trasformarsi dall’interno molte sue case, mentre altre, abbandonate, attendono anch’esse di venire ristrutturate: in più nel suo intorno continua a crescere il numero di case destinate alla villeggiatura, oppure a dare alloggio alle nuove famiglie: la tensione dei valori immobiliari cresce intanto, generando un moto sempre più veloce di sostituzione o di distruzione delle antiche scomode e gloriose abitazioni. In origine il paese si disponeva secondo una struttura viaria a forma di croce sghemba, configurata da una strada mulattiera che saliva il ripido pendio e da un secondo tracciato, disposto all’incirca secondo la linea di livello del terreno. Su questa trama insiste ancora il volume antico di Indovero, trasformato o in stato di abbandono. Poche architetture han mantenuto gli antichi aspetti esteriori: ed anche quelle appaiono fatiscenti.

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

 

Questo testo contribuisce al progetto Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia ed è distribuito dalla Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino Riviera con Licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale