In Val Varrone, fino al primo Novecento, esisteva solo un piccolo tratto di strada carrozzabile: quello che da Piazzo (Casargo) portava al ponte. Solo nel 1913 venne terminato il tronco di strada che dal ponte giungeva a Premana. Ci volle la guerra con le esigenze militari per far sì che sia da Piazzagorla come da Dervio si iniziasse a costruire la strada carrozzabile vera e propria della Val Varrone. Da questa strada, realizzata nel 1915-16, nei pressi di Gallino (Galiin, metri 980) si staccava la strada che avrebbe raggiunto la cresta del Legnone per poi scendere in Val Lesina.

Ecco qualche curiosità a proposito di questa strada.

La strada “de Vesine” ha inizio a Praa Tornòon e con 44 tornanti raggiunge ol Matòch dol Petóon (metri 2.305) per poi attraversare il versante che ben si vede d Deleguàc, fino alle gallerie, prima di scendere verso Delebio.
Fatto curioso, almeno fino ad una certa altezza, i tornanti hanno un nome proprio; qui di seguito li elenchiamo tutti, con qualche appunto.

1° Tornant de Galiin, che si trova nei pressi del looch omonimo.

2° Tornant dol Grumél.

3° Tornant de la ficiarèsce. La ficiarèsce era la strada che, prima della costruzione della strada militare, portava in Vesina.

4° Tornant dol Barbóon. Un Buttera con la lunga barba, che verso il 1930 si ritagliò un looch su proprietà comunale e si costruì una cascina. Ora tutto è ormai in rovina.

5° Tornant al Termen, che è un altro looch. Nei pressi dol Termen si trovano i cosiddetti sas dai cöor, una pietra con diverse incisioni, che però appaiono a prima vista non tanto antiche; sempre in quei pressi ci sono però altre pietre incise con coppelle e croci assai curiose.

6° Tornant del Fop de mez.

7° Tornant dol Fòo gros.

8° Tornant de la Jaal del fop.

9° Tornant dol Focolar.

10° Tornant o curve dol Galet.

11° Tornant dol Sas bianch.

12° Tornant di Piazzöi.

13° Tornant dol Pomi. Un premanese che negli anni venti del secolo scorso venne trovato qui, probabilmente impiccatosi, dopo molti mesi dalla sua scomparsa.

14° Tornant de la Brughe.

15° Tornant de Vesine.

16° Tornant dol Cantóon dol Spiin.

17° Tornant o curve dol Ciarél.

18° Tornant de la Sparavère.

19° Tornant de Camp.

20° Tornant de la Piazze dol Cucher. Come si vede, i toponimi si ripetono: questo toponimo significa cima, sporgenza, cresta ed era spesso associato a diavoli e streghe che, raccontano le leggende, lassù si recavano per le loro tregende.

21° Tornant dol Lares dol Marin.

22° Tornant dol sas d’Ariich. Chi era questo Arrigo? Qualcuno a Pagnona ha scritto una leggenda a tale proposito.

44° Tornant dol Mocc. Un Maglia che, lavorando in questo posto, aveva scavato una piccola grotta sotto la roccia, dove talvolta restava a dormire.

Prima di scendere verso la valle di Delebio, presso la strada c’erano e ci sono delle gallerie e sopra le gallerie, in un piccolo spiazzo, erano piantate altre baracche per le maestranze ed i materiali.

Con i militari ed i prigionieri lavorarono anche molti operai di Pagnona; in quegli anni gli uomini a Pagnona erano tutti muratori. Anche molte donne salivano quotidianamente fin lassù a portare viveri e materiali.

I lavori continuarono ininterrotti al 1915 fino alla fine del 1917.

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

Questo testo contribuisce al progetto Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia ed è distribuito dalla Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino Riviera con Licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale