Itinerario facile, si snoda su mulattiera e sentiero, per prati e boschi, offrendo notevoli punti panoramici. Interessante la particolare architettura contadina che caratterizza le case in pietra di Noceno e di Camaggiore. Un accenno merita la cappella di Sant’Ulderico (vedi scheda in Casargo arte) che, nella leggenda, fu uno dei sette fratelli eremiti della Valsassina, nei pressi della quale si suppone esistesse una torre d’avvistamento d’epoca romana, qui costruita per la favorevole visuale che offre il luogo. L’itinerario è percorribile in circa tre ore e mezza e supera un dislivello di 1257 metri. Per tornare a Prà Bolscino si può utilizzare la variante che da Giumello, contornando il monte Muggio, tocca la cappella di Sant’Ulderico. Il percorso è molto panoramico.

Da Oro (279 m, frazione di Bellano) si lascia la carrozzabile, poco prima del parcheggio terminale, per imboccare l’ampia e comoda mulattiera gradinata che sale dall’antico centro del paese e prosegue a destra fra i pascoli, con una bella panoramica sul lago, sino a Pendaglio (450 m). Continua poi, per strette svolte, sino a Noceno (829 m, frazione di Vendrogno, ore 1,45), raggiunta anche da una stretta carreggiabile proveniente dal capoluogo. Sopra la chiesa, ad un bivio, si imbocca la mulattiera a destra. Passata una cappelletta si prosegue a svolte e traversi ben acciottolati nel castagneto per giungere al monte basso di Camaggiore (1064 m) da cui si gode ampio panorama sul lago e sulle Alpi. In breve si è a Camaggiore (1185 m), ora piccola centro residenziale. Si continua sulla carreggiabile proveniente da Vendrogno toccando la chiesetta di San Girolamo (1201 m): grandioso punto panoramico che permette di estendere la visuale dalla Grigna settentrionale al lago di Lugano fino al monte Rosa. Sempre sulla carreggiabile si prosegue contornando le pendici occidentali del monte Muggio, la si lascia per portarsi sulla dorsale nord occidentale del monte che si risale a svolte tra prati e pascoli, con ampio panorama, fino a raggiungere Prà Bolscino (1498 m, ore 0,45-3,10) quindi ci si dirige verso il ripetitore e, lasciato a sinistra il sentiero per Sant’Ulderico, proseguendo a destra, si oltrepassa un costone, per giungere all’alpe Chiaro (1531 m, ore 0,25-3,25). Si prosegue quindi lungo la carreggiabile fino a Giumello e alla Capanna Vittoria (1536 m, ore 0,10-3,45).

Variante dell’anello del Muggio – Dalla Capanna Vittoria si segue la carreggiabile che conduce al parcheggio; di qui a sinistra per giungere, al termine della carrareccia, alla sciovia dell’alpe Giumello (1565 m) dove si lascia la mulattiera per Casargo per piegare a sinistra. Superata una fonte si scende per boschi alla cappella di Sant’Ulderico (1394 m, ore 0,30) posta in splendida posizione panoramica e che nel passato ebbe un’importanza strategica. Allo spiazzo davanti la cappella si seguono le tracce che salgono ripide lungo la dorsale del Muggio per circa 80 m di dislivello. Lasciate a destra le diramazioni che portano sul bordo del vallone, si supera un costone per entrare nell’impluvio della val Larga quindi, attraverso valloncelli e dorsali poi in piano tra larici, faggi e lamponi, si giunge ai ruderi dell’alpe Dolca (1518 m). Dopo un cimotto roccioso si entra nella valle dei Fontanoni per arrivare in vista del ripetitore di Prà Bolscino (1498 m, ore 1,05-1,35).

Variante del monte Muggio – Dalla Capanna Vittoria si imbocca il sentiero che sale lungo i ripidi pascoli del versante meridionale sino all’insellatura tra le due cime, ove si distende un piccolo laghetto. Si sale quindi a destra per l’erboso crinale occidentale della vetta, sormontata da una croce, del monte Muggio (1800 m, ore 0,40) da dove si può ammirare un ampio panorama che abbraccia l’arco alpino occidentale dal monte Rosa alle Retiche, in basso il lago di Como, di fronte la Grigna settentrionale, dietro le cime delle Alpi Orobie occidentali con il Monte Legnone, il Pizzo Alto e il monte Rotondo.

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

Questo testo contribuisce al progetto Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia ed è distribuito dalla Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino Riviera con Licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale