Itinerario poco impegnativo che si snoda su sentieri, in boschi di faggi e prati; di grande interesse panoramico, permette di osservare, soprattutto dalle cime del monte Pilastro e del monte Croce, le Alpi occidentali col monte Rosa, l’Oberland Bernese, il Pizzo dei Tre Signori, il Lario e la Grigna settentrionale. L’abbondanza di rododendri, di gigli, di rose canine e di aquilegie, il fenomeno carsico della grotta di Canoa e l’area paleontologica della conca di Cainallo, ne fanno altresì un itinerario di interesse floristico e geomorfologico. L’itinerario è in salita e in discesa. Percorribile in tre ore supera un dislivello totale di 595 metri.

Dal rifugio Cainallo (1241 metri) ci si dirige verso la chiesetta di Santa Maria Assunta, quindi lasciata a destra, dopo il torrente, la carreggiabile per Natre, si sale per pascoli fino al passo di Cainallo (1290 m, ore 0,05). Da qui lasciata a sinistra la carrozzabile asfaltata, si piega a destra sulla pista da sci fino alla bocchetta di Cino (1390 m) per riprendere la strada asfaltata sino al parcheggio sotto la bocchetta di Moncodeno (1436 m, ore 0,25-0,30). In salita, si prende la mulattiera per i rifugi Bietti e Bogani. Si continua a destra tra i cespugli su terreno roccioso per imboccare poi il sentiero che sale a mezza costa nella faggeta lasciando a sinistra quello per i rifugi. Il sentiero si avvicina alla costa del Grumelone (panorama sulla Grigna), la segue nel fitto bosco fino ad un bivio: si prende la diramazione a sinistra (a destra il sentiero giunge direttamente al baitello dell’amicizia) che guadagna l’ampia calotta prativa della vetta del monte Pilastro (1826 m, ore 0,30-1). Dal monte Pilastro verso la grande croce in ferro del monte Croce (1780 m, ore 0,10-1,10) quindi ci si abbassa verso destra per raggiungere il vicino baitello dell’amicizia (1750 m) e per facili tracce e qualche roccetta si prosegue lungo la cresta fino al monte Saetta (1604 m). Piegando a destra nel bvosco, si giunge ad un bivio (ore 0,35-1,45), lo si prende a sinistra; qui, dopo una selletta, per ripide tracce, seguendo poi la base della roccia, si giunge all’imboccatura della grotta di Canoa (1404 m, ore 0,20-2,05). Si ritorna al bivio (ore 0,20-2,25) per proseguire diritto nel bosco; dopo una radura si ritrovano le tracce che si dirigono a destra, nel punto più basso, quindi ci si immette in un sentiero che, superata la sorgente di Orscellera, si segue a sinistra, fino al parcheggio sotto la bocchetta di Moncodeno (ore 0,35-3).

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

Questo testo contribuisce al progetto Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia ed è distribuito dalla Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino Riviera con Licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale