Itinerario che si percorre con facilità, offre in molte occasioni ampi panorami sul lago e, dal monte San Defendente, sulla Valsassina, sulla Grigna settentrionale e sulla valle d’Esino. È percorribile in tre ore e quarantacinque minuti, superando un dislivello di 1121 metri. L’interesse geomorfologico è dato dall’eventuale visita al celebre Orrido di Bellano nel quale il torrente Pioverna ha scavato nei millenni impressionanti gole e conche litiche. All’Albiga è ancora visibile un’antica nevera dove un tempo veniva conservata la neve per mantenere i latticini prodotti sul posto durante l’estate.

Da piazza San Giorgio a Bellano (202 m) per via 25 Aprile, passato l’ingresso dell’Orrido si sale con una gradinata fino al cimitero e alla chiesa di San Rocco. Da qui, seguendo via San Rocco si scavalca l’Orrido per arrivare alla strada provinciale che sale verso la Valsassina, la si discende per un breve tratto e, prima di un torrente, si prende la mulattiera che sale a sinistra tra vigneti ed alberi da frutta (antica via di collegamento fra Bellano e Varenna detta Napoleona). Arrivati a Cestaglia (392 m, ore 0,45) si sale da via del Portico alla piazza Vecchia, quindi sulla carrozzabile fino a piazza Nuova da dove parte la mulattiera via dello Zucco, che porta alle case di Regoledo (442 m, ore 0,10-0,55). Giunti alla piazza del Boschetto (con lavatoio sotto un portico) si sale per una stradina selciata quindi per una scalinata fino al sagrato di una chiesa che si costeggia, in salita, per via della Cappelletta. Si esce dall’abitato con una mulattiera che incrocia più volte i tornanti della carrozzabile. Entrati nel bosco si sale per giungere alle prime case di Gisazio (558 m, ore 0,20-1,15) in via del Noce; la si risale verso sinistra fino a piazza della Corta, quindi ad un incrocio a destra in via Fontana fino alla piazzetta della Chiesa. Da qui per una stradina si prende la mulattiera che fiancheggia la carrozzabile proseguendo fino ad incontrare la strada che proviene da Regoledo e che prosegue per Bologna di Perledo. La si segue per un breve tratto fino alla mulattiera selciata che parte a sinistra in corrispondenza di una cappelletta. Per ripide svolte in salita nel bosco di castagni si giunge al rifugio Monte Albiga (886 m, ore 1-2,15). Dal rifugio a sinistra si sale alla strada provinciale Cortenova-Cainallo che si segue verso destra per imboccare, poco dopo a sinistra, il sentiero segnalato con scritta «Croce di San Defendente». Si prosegue nel bosco, si attraversa una radura, e continuando sull’ampia cresta prevalentemente boscosa, con un’ultima salita su magro pascolo, si guadagna la cima del monte San Defendente (1323 m, ore 1,30-3,45).

testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

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