È un lungo itinerario che salendo al monte Due Mani offre in diversi punti una vista panoramica molto ampia sulle cime della Valsassina. Tocca alcune costruzioni rurali di particolare interesse. I grandi edifici delle casere si incontrano subito, sorgono a ridosso della montagna per essere collegati alle grotte naturali dove un tempo venivano fatti stagionare i formaggi. Ora sono inattive, ma rimangono interessante testimonianza di un’attività artigianale un tempo molto diffusa anche nel fondovalle. Qui in particolare venivano fatti stagionare gli stracchini di gorgonzola prodotti sia nella valle che in pianura. A La Foppa, invece, l’alpeggio d’estate riesce ancora a sopravvivere, non tutti i casolari conservano però l’architettura originaria poiché distrutti dai fascisti nel 1944, essendo base partigiana, vennero solo in parte ricostruiti. Fino a La Foppa il percorso non presenta alcuna diffic oltà, svolgendosi su una carrareccia, poi diviene un po’ più faticoso, risalendo su mulattiera e sentiero, con tratti ripidi, la dorsale settentrionale dello Zucco di Desio. Complessivamente si supera un dislivello di 890 metri in tre ore di tempo.

Poco prima dell’abitato di Maggio (frazione di Cremeno) sulla strada provinciale Prealpina-Otrobica, nei pressi del bar-trattoria Casere (777 m) si gira a destra su una stradina asfaltata che, attraversato Garabuso, giunge alle casere di Maggio (ore 0,10). Più avanti si lascia questa strada (che porta verso la valle del Lupo) e si sale su quella a destra (ad uso agro silvo pastorale). La carrareccia tocca la cascina Riva di Foppa (980 m, ore 0,35-0,45) e continua a tornanti alzandosi sul versante sinistro della valle dei Grignoni con una vista sempre più ampia sulla conca di Maggio, lo Zuccone Campelli e le altre cime della Valsassina. Valicata una piccola sella si è nella conca della Foppa dove si prosegue tra i pascoli (ore 0,30-1,15) e con un tratto a mezza costa si attraversa un nucleo di casolari sotto lo Zucco di Desio (1226 m). Si segue sempre la carrareccia fino a un’altra sella (1250 m) sulla quale l’indicazione del CAI segnala di prendere la mulattiera a sinistra (ore 0,15-1,30) e per un lungo tratto, sempre panoramico, ci si alza sulla dorsale pelata giungendo in cima allo Zucco di Desio (1655 m, ore 1,15-2,45), all’estremità settentrionale della cresta del ue Mani, poi si scende alla bocchetta di Bertena (1617 m) e, oltrepassata un’altra sella, si risale per un ultimo tratto l’ampia cresta erbosa fino alla vetta del monte Due Ma ni (1667 m, ore 0,15-3). Sull’anticima meridionale è posto il bivacco Locatelli Scaioli Milani (1657 m).

 
testo di ANGELO SALA
pubblicato sul sito www.valsassinacultura.it

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