Che i primi campionati italiani del dopoguerra si svolgano in Valsassina sta a dimostrare la validità riconosciuta dei terreni di gara della valle, ma anche le capacità organizzative della SEL, che in mancanza, ancora per poco, di un organismo federale, si fa carico per la terza volta, dopo le edizioni del 1913 e del 1915, di organizzare la manifestazione, il 28 marzo 1920, ai Piani di Bobbio, utilizzando come base la Capanna Lecco, della sezione lecchese del CAI. Il programma prevede una gara di fondo sulla distanza di 15 chilometri (22 iscritti), una gara di salto (11 iscritti), una “gara incoraggiamento” (62 iscritti), una “gara giovanetti” (21 partenti) e una “gara signorine”, con 12 sciatrici iscritte.
Assenti i fortissimi sciatori della Val Formazza, che sostenevano di non essere stati avvisati, la gara di fondo è vinta da Enrico Colli, di Cortina d’Ampezzo, seguito da tre locali: Nino Castelli, Giuseppe Cazzaniga e Giovanni Gargenti. La gara di salto è invece vinta da Nino Castelli, che si aggiudica la combinata e il relativo titolo di campione assoluto.

Tratto dal libro
CENTO ANNI DI SCI IN VALSASSINA – Quando la Lombardia ha messo gli ski
di G. Camozzini, A. Sala, D.F. Ronzoni – ed. Bellavite
www.fotostoriche.valsassina.it
www.valsassinacultura.it

Questo testo contribuisce al progetto Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia ed è distribuito dalla Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino Riviera con Licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale